

Immersa nel rinomato Parco dei Monti Picntini, in provincia di Salerno, si trova la tenuta della famiglia Bianco. I nostri prodotti nascono in questo luogo lontano dallo smog e da altre fonti di inquinamento,

dove Donna Ines amava passeggiare con i suoi figli in mezzo alla natura, dove i tempi della natura vengono rispettati e tutto viene fatto con metodi tradizionali.

La storia di Donna Ines

Questa è la storia vera di Ines una donna nata a Vietri sul mare, splendido paesino sul mare posto all’inizio dell’incantevole Costa d’Amalfi.
Ines nasce il 21 novembre del 1925 in una giornata con uno splendido sole che scaldava le vesti dei pescatori appena rientrati da un’intensa notte di pesca ed intenti a sciogliere i nodi alle loro reti e porre il pesce azzurro sguizzante nelle cassettine pronte ad essere vendute.
Il pianto di Ines per un attimo turba la tranquillità mattutina e fa innalzare in volo i candidi gabbiani poggiati a sonnecchiare sui due fratelli,scogli posti di fronte alla spiaggia della ridente cittadina,i gabbiani maestosi, giungono presto ad accogliere la nuova nata e la salutano con giochi di volo sul tetto della sua casa
Ines cresce e mostra ben presto la sua eccezionale capacità di rendere qualsiasi cosa anche la più semplice e scontata un’occasione unica da vivere,e,così ,infatti,trovava irrinunciabile trascorrere delle ore a passeggiare lungo le spiaggie costiere se solo ci fosse stato un timido raggio di sole,così s’incantava a vedere gli uomini e le donne che si industriavano nei loro mestieri e riusciva a trarne sempre qualcosa di unico ed eccezionale.
Per tutta la sua vita ha rincorso le piccole cose e le ha fatte diventare grandi.
Un pittore,uno scultore,un pianista,un poeta,uno scrittore o semplicemente un bambino per lei meritavano attenzione e li spronava entusiasmandoli anche per i loro insuccessi.
Ines nasce il 21 novembre del 1925 in una giornata con uno splendido sole che scaldava le vesti dei pescatori appena rientrati da un’intensa notte di pesca ed intenti a sciogliere i nodi alle loro reti e porre il pesce azzurro sguizzante nelle cassettine pronte ad essere vendute.
Il pianto di Ines per un attimo turba la tranquillità mattutina e fa innalzare in volo i candidi gabbiani poggiati a sonnecchiare sui due fratelli,scogli posti di fronte alla spiaggia della ridente cittadina,i gabbiani maestosi, giungono presto ad accogliere la nuova nata e la salutano con giochi di volo sul tetto della sua casa
Ines cresce e mostra ben presto la sua eccezionale capacità di rendere qualsiasi cosa anche la più semplice e scontata un’occasione unica da vivere,e,così ,infatti,trovava irrinunciabile trascorrere delle ore a passeggiare lungo le spiaggie costiere se solo ci fosse stato un timido raggio di sole,così s’incantava a vedere gli uomini e le donne che si industriavano nei loro mestieri e riusciva a trarne sempre qualcosa di unico ed eccezionale.
Per tutta la sua vita ha rincorso le piccole cose e le ha fatte diventare grandi.
Un pittore,uno scultore,un pianista,un poeta,uno scrittore o semplicemente un bambino per lei meritavano attenzione e li spronava entusiasmandoli anche per i loro insuccessi.

La sua vita trascorre,ha tre figli,anch’essi per lei ogni giorno sono stati capaci di fare cose straordinarie,il semplice andare in bicicletta,il nuotare nelle fresche acque del mare,il giocare per lei erano attività straordinariamente immancabili ed irrinunciabili. Le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerla sono state avvolte tutte come da un vortice,ovviamente con una madre così,i figli non potevano ignorarla ed ha trasmesso loro la capacità di trasformare le piccole cose in grandi cose.
Una domenica di maggio esattamente il 17, Ines e i suoi figli decisero di preparare un pranzo speciale,per il papà che festeggiava il suo onomastico ed alle prime luci dell’alba si misero all’opera. Mentre sul fuoco bolliva il classico ragù napoletano di cui il padre andava ghiotto, in cucina di Donna Ines si diffondeva una nebbiolina sottile quasi fosse neve,uno dei suoi piccoli figlioli aveva deciso di spargere ovunque la farina,Ines invece di sgridarlo,lo esortò a prendere la farina ed a miscelarla con l’acqua,insieme si misero a fare la pasta. Da quella esperienza straordinaria i figli di Ines mostrarono una volontà e dissero:”Mamma perché non facciamo la pasta tutte le domeniche per tutti gli abitanti di Vietri?” L’esortazione fu accolta tutt’altro che come una follia, Ines con il suo carattere non poteva spegnere un tale entusiasmo,ed insieme diedero vita alla pasta di Donna Ines.
Una domenica di maggio esattamente il 17, Ines e i suoi figli decisero di preparare un pranzo speciale,per il papà che festeggiava il suo onomastico ed alle prime luci dell’alba si misero all’opera. Mentre sul fuoco bolliva il classico ragù napoletano di cui il padre andava ghiotto, in cucina di Donna Ines si diffondeva una nebbiolina sottile quasi fosse neve,uno dei suoi piccoli figlioli aveva deciso di spargere ovunque la farina,Ines invece di sgridarlo,lo esortò a prendere la farina ed a miscelarla con l’acqua,insieme si misero a fare la pasta. Da quella esperienza straordinaria i figli di Ines mostrarono una volontà e dissero:”Mamma perché non facciamo la pasta tutte le domeniche per tutti gli abitanti di Vietri?” L’esortazione fu accolta tutt’altro che come una follia, Ines con il suo carattere non poteva spegnere un tale entusiasmo,ed insieme diedero vita alla pasta di Donna Ines.
